Problemi di coppia: come scelgo il partner?
Molte volte ci chiediamo il motivo che ci ha portati alla scelta di un partner piuttosto che un altro o non capiamo certe scelte amorose, che regalano più sofferenze che gioie. Per comprendere i complicati meccanismi che stanno alla base delle relazioni adulte bisogna fare riferimento alle prime esperienze di vita in cui si formano schemi che guidano i nostri processi cognitivi; in poche parole percepiamo, ricordiamo e poniamo attenzione solo agli elementi che ci confermano l’immagine che abbiamo di noi e degli altri per poter attuare le strategie acquisite nell’infanzia per ottenere amore. Selezioniamo, infatti, le persone che hanno le stesse caratteristiche che abbiamo sperimentato nell’infanzia, come la protezione e il prendersi cura.
Nell’attaccamento sicuro, il bambino avrà esperito il riconoscimento de i suoi bisogni, il conforto e la comprensione di una madre sensibile. Non ha paura dell’abbandono in quanto la madre è una base sicura alla quale può fare ritorno in qualsiasi momento. Da adulto svilupperà una visone di sé come persona degna di essere amata, sarà più libero, autonomo e fiducioso. Sarà attivo nelle relazioni ed eviterà fonti di frustrazioni.
Nell’attaccamento ambivalente avrà esperito una madre imprevedibile, che non rispondeva ai suoi bisogni, sviluppando una sensazione di continuo rischio perché non può prevedere le reazioni della madre. Il bambino proverà rabbia perché la madre non è un base sicura e si sviluppa la paura di perderla; per mantenere il legame quindi adotterà strategie di esagerazione di emozioni negative e l’inconsolabilità. Diventerà insicuro e ansioso. Si sentirà vulnerabile, il più delle volte non amabile e gli altri saranno visti come inaffidabili. Sospettoso nelle relazioni, geloso e volte morboso, si impegnerà in relazioni con persone inaffidabili che gli confermano i suoi modelli, lasciandolo nella confusione.
Nell’ attaccamento evitante il bambino avrà vissuto con una mamma che rifiutava ogni sua richiesta di affetto o che svalutava le sue emozioni. Impara che deve farcela da solo, sviluppando una falsa autonomia. Le esperienze affettive sono messe in secondo piano rispetto alle performance. Da adulto avrà un’ immagine di sé come non amabile e degli altri come persone da cui non aspettarsi nulla. Si sentirà inadeguato nel chiedere aiuto e non mostrerà sentimenti. Il suo atteggiamento distanziante lo porterà ad avere storie brevi e con partner fredde emotivamente, senza richieste affettive particolari e che non colgono i suoi segnali emotivi, perpetuando la stessa esperienza infantile.
Le relazioni infelici, quindi, non vengono troncate perché il bisogno di coerenza e il bisogno di legame, sembrano più forti di tutto il resto. Sviluppare una consapevolezza del perché si è infelici in una relazione e di quali sono i meccanismi sottostanti che non riescono a far interrompere o far evolvere la relazione, può aiutare a risolvere dei conflitti o delle difficoltà, per recuperare un modo di amare, o di essere amati, che ci renda felici.