Valutazioni cognitive e psicodiagnostiche
L’attività clinica dello psicologo deve necessariamente iniziare con un’ attenta valutazione della persona che richiede aiuto, sia esso un adulto, un bambino o un adolescente. Per arrivare a comprendere al meglio la persona, lo psicologo utilizza essenzialmente due metodi, che sono il colloquio clinico e la valutazione con i test. Il primo si basa, come si può evincere, sul colloquio con il paziente e sull’osservazione diretta e può dare tantissime informazioni. Non meno importante però è l’utilizzo dei test, che serve a confermare, smentire o ad implementare quello che il clinico ha potuto osservare e comprendere nella persona che ha di fronte. I test servono infatti ad avere una valutazione “oggettiva” di alcuni aspetti che possono riguardare la personalità, la sintomatologia e il livello cognitivo. Tutte queste informazioni servono all’inizio per mettere a punto un intervento clinico su misura per il paziente, ma anche per poter monitorare l’andamento della terapia. Infatti avere la possibilità di ripetere dei test all’inizio, durante e dopo l’intervento clinico ci fa avere una misura dell’utilità e dell’efficacia di questo. I test, nel caso di minori, oltre che al paziente possono essere somministrati anche ai familiari. La scelta dei di quali test e di come e quando utilizzarli è scelta del clinico, che in ogni situazione deve essere in grado di valutare ciò che è necessario e funzionale al benessere del paziente.
In particolare il mio utilizzo dei test è rivolto a:
- valutazione cognitiva (Quoziente Intellettivo), accompagnata da valutazione del livello adattivo,
- valutazione della personalità,
- valutazione psicopatologica,
- valutazione di disturbi specifici di apprendimento, disturbi specifici di linguaggio, disturbo da deficit di attenzione e iperattività,
- valutazione di disturbi da tic e disturbo ossessivo-compulsivo
- valutazione di disturbi d’ansia,
- valutazione di disturbi dell’umore,
- valutazione di disturbi del comportamento alimentare (Anoressia Nervosa, Bulimia Nervosa, Binge Eating Disorder),
- valutazione del disturbo post-traumatico da stress,
- valutazione dello stress genitoriale.
Le suddette valutazioni possono essere svolte in infanzia, in adolescenza e nell’età adulta.